Vicenza val bene una visita, fosse anche per il solo Teatro Olimpico, o per la spledida Basilica Palladiana. Tanto più che quest’ultima – edificio simbolo della città, candidato a diventare monumento nazionale – ospita in queste settimane la grande mostra “Verso Monet”, fresca di inaugurazione.
Attraverso novanta dipinti e dieci disegni provenienti da tutto il mondo, il percorso espositivo ripercorre la storia del paesaggio in Europa e in America dal Seicento al Novecento, passando dai vedutisti veneziani ai pittori romantici come Friederich, Constable e Turner, fino ad arrivare agli impressionisti e alle celebri ninfee dipinte da Claude Monet. Nei primi giorni di apertura, l’esposizione, in corso fino al 4 maggio, ha superato i 14 mila visitatori e altri 70 mila hanno già prenotato il proprio biglietto.
Ma la mostra non è che un’ottima occasione per scoprire anche le altre perle del centro storico cittadino, inserito nella lista dei patrimoni Unesco. A cominciare appunto dal Teatro Olimpico, una delle meraviglie artistiche di Vicenza, progettato dal Palladio come sede dell’omonima Accademia. Ispirato ai teatri romani descritti da Vitruvio, l’edificio è stato realizzato con geniale maestria in uno spazio irregolare e ridotto, che inganna l’occhio grazie ad accorti artifici architettonici e alle prospettiche scenografie lignee di Vincenzo Scamozzi. Poco distante, si trova Palazzo Chiericati, sede della Pinacoteca Civica, riaperto a dicembre dopo un imponente restaturo, che prevede un ambizioso ampiamento ancora in corso. Nella saletta al pianterreno, accanto all’ingresso, è possibile vedere un video che spiega il progetto in dettaglio prima di proseguire nell’esplorazione degli spazi visitabili, che vanno dai suggestivi seminterrati (oggi riservati ad esposizioni temporanee e scultura contemporanea) alle sale dei ritratti, impreziosite anche dall’esposizione di alcuni splendidi mappamondi seicenteschi.
I fan del grande Andrea della Gondola, ribattezzato come Palladio da GianGiorgio Trissino, potranno approfondire i motivi della sua fama internazionale visitando il museo a lui dedicato a Palazzo Barbarano da Porto. Il moderno percorso espositivo del Palladium Museum, progettato dal direttore del CISA, Centro internazionale di studi di architettura, Guido Beltramini, è interattivo e stimolante. Tecnologie digitali e un linguaggio anticonvenzionale soddisfano le curiosità del pubblico specializzato senza trascurare il dialogo con gli interlocutori più giovani e meno esperti.
Un’altra tappa assolutamente da non perdere sono le Gallerie di Palazzo Leoni Montanari. Sia perché custodiscono una collezione permanente di icone russe davvero eccezionale in termini di pregio e di quantità di opere (oltre alle collezioni dedicate anche al Settecento veneziano e all’Ottocento), sia perché è al momento in corso una mostra temporanea che gli appassionati di fotografia e reportage non possono permettersi di trascurare. Si chiama “Magnum Contact Sheet” e affianca agli scatti più celebri di sempre i provini fotografici che invece sono stati scartati o tagliati, offrendo un retroscena di grande interesse storico, artistico e giornalistico. In parallelo alla mostra, sono organizzate anche proiezioni, visite guidate e workshop fotografici.
Tutti i percorsi espositivi sopra elencati, ad eccezione della mostra nella Basilica, sono inseriti nel circuito dei musei civici cittadini, insieme a quello Diocesano, Naturalistico Archeologico e del Risorgimento e possono essere visitati con un’unico biglietto, la Vicenza card, che vale 3 giorni e costa 10 euro (14 per famiglie a partire da 3 persone). Esibendo il biglietto per la mostra Verso Monet, inoltre, si ha diritto a un’ulteriore riduzione (la card in tal caso costa solo 8 euro).
Un altro edificio palladiano interessante da visitare è il cinquecentesco Palazzo Thiene, sede storica della Banca Popolare di Vicenza. Oltre agli splendidi arredi e a diverse collezioni permanenti, dalle ostelle veneziane alla raccolta dedicata al Piccolo Museo Remondini, fino al 4 maggio il palazzo ospita una mostra (ad ingresso libero) dedicata alla dinastia di pittori Bassano.
Non troppo distanti dal centro storico, si possono visitare anche due belle ville. Una è la famosissima Rotonda di Palladio, edificio di rara perfezione architettonica che ha ispirato decine di edifici successivi (tra cui la Casa Bianca a Washington). Poco distante (se avete un po’ di tempo a disposizione, si può raggiungere anche con una piacevole passeggiata) c’è Villa Valmarana ai Nani, affrescata da Giambattista e Giandomenico Tiepolo. Nella bella foresteria ci sono due appartamenti che la proprietà affitta anche ai turisti (purché rimangano per un periodo di almeno una settimana).
Infine, sarebbe un peccato lasciare Vicenza senza una visita al Santuario di Monte Berico, amatissimo dai vicentini, dal cui belvedere si gode un bel panorama sulla città.
Le dritte
Per informazioni e per organizzare visite a Vicenza e provincia potete rivolgervi al consorzio Vicenzaè: www.vicenzae.org; tel. 0444 994770. In occasione della mostra “Verso Monet” (www.lineadombra.it), aperta tutti i giorni (dal lunedì al giovedì l’orario è dalle ore 9 alle 19, mentre dal venerdì alla domenica si prolunga di un’ora: la mostra chiude cioè alle 20), ci sono diversi pacchetti turistici che combinano ingresso, soggiorno e altre attività: dalle pedalate in bicicletta, a degustazioni enogastronomiche e gite nelle località come Marostica o Bassano del Grappa.
I più tecnologici possono farsi guidare dalla app “Discover Palladio” oppure dalla nuova guida digitale dedicata alla splendida Chiesa di Santa Corona, che ospita la celebre pala di Giovanni Bellini raffigurante il “Battesimo di Cristo” (la web app è scaricabile su smartphone e tablet; ai singoli contenuti si accede inquadrando con il telefonino i codici posizionati all’ingresso della chiesa e al fianco delle opere di maggiore interesse, per le quali sono forniti approfondimenti storici e artistici).
Ai golosi consiglio per il momento (a breve ho intenzione di postare una top list dedicata interamente all’offerta enogastronomica cittadina) le tartine della fiaschetteria “da Renzo”, la sfiziosa gastronomia Il Ceppo, L’Antico Ristorante agli Schioppi e la storica pasticceria Sorarù. Se invece siete in vena di shopping, trovate il meglio dell’artigianato vicentino da Viart. In vendita c’è anche l’autoironica torta, ormai tipica, “La Gata“, dal famoso detto che noi tutti conosciamo…